Perché la Buona Volontà

La “Buona Volontà” si può definire come un intreccio che coinvolge la pazienza e la speranza. La pazienza è quella di ricominciare ogni giorno e la speranza è che nessuno distrugga il tuo operato che può essere positivo e di aiuto agli altri.

La Buona Volontà è una reazione umana positiva a tutte le difficoltà che si hanno nel corso della vita.

Il testo che ho realizzato è rivolto a tutti, giovani e adulti, donne e uomini, in particolare a chi ha sofferto una malattia, a chi vuole accostarsi ai Testi Sacri, a chi cerca conforto o un inizio di una vita nuova vicino a Gesù, alla Chiesa Cattolica, al Cristianesimo. Abbiamo bisogno di Gesù ma soprattutto dobbiamo coltivare e preparare nella nostra anima e nel nostro Spirito la base di ogni azione, cioè la Buona Volontà. Questa è qualcosa che si impara fin dalla giovinezza. Per fare tutto bene, costa pazienza, lavoro, serenità e tempo. Tempo attesa che nasce dalla Buona Volontà. Questo testo spero possa essere di aiuto a tutti.

Sin dal momento in cui l’uomo è diventato consapevole della sua intelligenza, egli scopre il creatore e il creato e nasce in lui la Buona Volontà che lo fa evolvere; con l’evoluzione cioè il desiderio di sopravvivere, trova all’interno di lui una spinta a migliorare le sue condizioni di vita ma, soprattutto, trova Dio e un modo per contattarlo, cioè la Fede.

Il libro non è un’autobiografia, ma solo una serie di costatazioni personali e quindi una serie di consigli per riprendere il cammino della nostra vita, ogni qualvolta ci trovassimo in difficoltà.

La Buona Volontà è ciò che le nuove generazioni devono avere.