Lettera al Direttore della Vita Cattolica

18-04-2021

Caro Direttore,

in questo momento è importante anche pensare all’inquinamento del nostro pianeta Terra in particolare alla sua atmosfera. La quantità di anidride carbonica immessa dall’uomo nell’atmosfera è superiore  a quella che la stessa natura possa compensare, questo comporta dei cambiamenti climatici non indifferenti  in particolare lo scioglimento dei ghiacciai ai poli sulle montagne, l’aumento delle zone aride, la differenza di temperature durante le stagioni, di conseguenza la morte di forme viventi che si stanno estinguendo.

La popolazione umana sta aumentano notevolmente soprattutto nei paesi più poveri i popoli hanno bisogno i cibo, acqua, energia, i prodotti industriali è importante trovare soluzioni.

In particolare utilizzare nuove forme di energia per diminuire la diffusione di anidride carbonica.

L’inquinamento della atmosfera comporta dei danni all’agricoltura, agli edifici e non solo, anche le persone sono colpite ai polmoni dalla quantità di ossidi di diverso tipo con conseguenze tumorali, di cui i più esposti sono i bambini che sono i più fragili.

Ma cosa possiamo fare noi persone ospiti di questo pianeta?

Ebbene dobbiamo aumentare la trasformazione di anidride carbonica in ossigeno e questo può essere effettuato dall’industria vegetale come il processo di fotosintesi clorofilliana prodotta soltanto dalle piante, in particolare gli alberi.

Dobbiamo quindi aumentare la densità degli alberi per accelerare la trasformazione, spargiamo la voce dell’importanza dei boschi, delle foreste, delle piante marine dei giardini, dobbiamo quindi trasformare deserti, steppe, savane, praterie, monti e colline in meravigliosi boschi con laghi artificiali in particolare eseguendo una ricerca per capire quali piante possono vivere in quella zona del pianeta.

Le tecnologie esistono, in particolare i dissalatori per portare l’acqua salata dalle coste in acqua dolce da distribuire soprattutto nelle zone desertiche.

I terreni del deserto o altre zone citate prima dovranno essere preparati, in particolare frantumare le pietre per rendere possibili sulla superficie la formazioni di radici.

E’ già evidente che in futuro nasceranno nuove fonti energetiche non inquinanti e nuovi depuratori nel campo industriale. Procuriamo di aumentare le piantagione di alberi che compenserà l’aumento di anidride carbonica, fatene parola. Dio ci aiuti.

Antonino Ferro

Tavagnacco