Lettera al Messaggero Veneto

Caro direttore, con la seguente, faccio presente un problema di sicurezza che ho brevettato (202020000000508) e riguarda i cappucci di giubbotti o altro che limitano la visibilità laterale quando vengono indossati.

Migliaia di persone muoiono in tutto il mondo, soprattutto giovani e bambini, perché quando attraversano la strada non si accorgono il sopraggiungere di un veicolo.

La limitazione della visibilità con i cappucci attuali è un problema anche sui luoghi di lavoro soprattutto nell’edilizia e in particolare per coloro che lavorano sui ponti.

Il problema va esteso anche per coloro che lavorano sulle strade, nelle ferrovie e per i moto ciclisti, (postini, corrieri, altro).

Non vi è ancora una legislazione internazionale, sul problema sopracitato.

Se qualcuno vuole collaborare può scrivere a antoninoferro67@gmail.com

www.ferroantoninomaria.com

Antonino Ferro Tavagnacco Udine

Lettera a Messaggero Veneto

Il progetto di aiuto universale consiste nell’aiutare tutti i bambini ammalati in Russia e Ucraina che in questo momento si trovano in difficoltà a causa del conflitto Russia-Ucraina.

Il momento di conflitto ha causato sanzioni da parte dell’occidente verso il popolo Russo.

I governanti possono applicare le sanzioni, ma non possono toccare i bambini Russi, soprattutto quelli che soffrono a causa di malattie patologiche come il cancro o altro.  Queste medicine prodotte nel mondo occidentale non possono essere negate ai bambini esseri innocenti e inermi; l’ideale sarebbe aiutare anche gli adulti che soffrono di diverse malattie.

Prima o poi questo conflitto terminerà e le cicatrici si richiuderanno col tempo ma dipende dai diversi popoli coinvolti nel conflitto: non dobbiamo ritardare mai la riappacificazione tra i popoli.

Aiutiamo quindi questi bambini fornendo anche le macchine ospedaliere per salvarli da morte certa; creando anche un giudizio non vero rispetto il mondo occidentale, non creiamo morti nella popolazione civile creando disgusto verso l’occidente che non merita un giudizio simile dalle popolazioni Russe.

Aiutiamo quindi i bambini e gli ammalati Russi perché crescendo rimanga in loro un giudizio positivo verso il popolo Occidentale, questo aiuterà una distensione tra i popoli. E’ necessaria la collaborazione soprattutto nel mondo scientifico, non parlo della medicina ma soprattutto nel campo tecnologico dove la collaborazione deve essere universale.

Questo agire è nel pieno diritto di tutti i popoli e tutte le confessioni Cristiane. C’è da dire che molte persone che si trovano in Russia sono Cristiane gli Ortodossi, ma anche Cattoliche.

Copyright 2023

Antonino Ferro

07/02/2023

Lettera al Direttore di Vita Cattolica

Scongiuriamo i conflitti per amore dei più giovani.

Caro Direttore, siamo in una situazione difficile, è necessario trovare soluzioni per stabilire la pace in tutto il mondo. A partire dall’Ucraina e quindi in tutti quei Paesi in cui vi sono bambini che muoiono per fame e per guerre, e in cui i diritti civili dell’uomo sono negati. Dobbiamo concedere a quanti si trovano nelle aree di guerra di trovare soluzioni adeguate alle emergenze economiche. Spesso le popolazioni di entrambe le parti sono inermi, dunque dobbiamo far si che non si sottragga loro ciò che è indispensabile per vivere. Mi riferisco soprattutto a medicine, cibo, lavoro, cercando comunque di non far soffrire i bambini e gli anziani che vanno rispettati ed aiutati sempre. Io spero che invece di fare guerre si debba creare una unione di tutti i paesi del mondo che, oltre a vivere in pace, possano darsi un ambizioso obbiettivo comune, la colonizzazione dello spazio, con il raggiungimento di migliorie che avvantaggino tutti, specie le generazioni più giovani. Spererei che ogni essere umano sulla Terra sia contro la violenza sotto ogni forma e che il cristianesimo contribuisca a ottenere un simile risultato per il bene di tutti.

Rendiamoci conto che va tenuto sotto controllo l’andamento demografico, in quanto ogni persona ha bisogno di bene primari dai quali non si può prescindere, specie quando si tratta di bambini, il cui grido sale fino a Dio.

Mentre nei paesi occidentali le nascite sono inferiori rispetto a ciò che dovrebbero essere, i paesi meno sviluppati hanno un aumento demografico considerevole.

Io spero che i giovani scoprano il valore della pace e non quelle delle guerre che sono conflitti inutili che portano a distruzione in tutti i sensi umani e materiali. Dobbiamo riconoscere che una guerra porta anche dolori morali e economici e ad un blocco totale delle attività. Io spero che si accenda il desiderio che non vi siano più morti per violenza in tutto il mondo, che nasca in tutti gli uomini il desiderio della pace. Eleviamo tutti il valore del lavoro, dello studio, della collaborazione per un mondo più pulito, più sano, trasformiamolo in un bellissimo giardino.

Antonino Ferro

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

La Buona Volontà quella da invocarsi

Caro Direttore,

desidero parlare di un argomento molto importante per la vita di un Cristiano, e cioè La Buona Volontà.

Il riferimento principe non può non essere Cristo Gesù, che riserva la sua Misericordia a quanti si avvicinano a Lui e la sua Misericordia è davvero grande, giacchè egli è sempre disponibile a perdonarci dai peccati che compiamo nella nostra vita purché cerchiamo di evitarli e migliorare noi stessi, un aiuto che può dare solo la Chiesa.

Ma la Buona Volontà deve essere anche di coloro che intendono andare incontro a Lui e che intendono rispettare le Sue leggi, in modo tale che questo incontro scaturisca l’evento salvifico per l’uomo.

Armati di Buona Volontà continuiamo a camminare nella Fede e a scoprire il Creato, di cui ancora non sappiamo tutto.

Pensate all’universo, ai suoi segreti, alla sua maestà e ai misteri di cui è avvolto.

Siamo degli esseri piccolissimi su un piccolissimo granello di materia che viaggia nello spazio, le cui dimensioni rimangono tutt’ora sconosciute, pertanto dobbiamo collaborare per migliorare la vita di tutti.

Anche per questo invito dunque tutti a perseguire la Buona Volontà.

Antonino Ferro

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

No all’aborto, occhio alla popolazione


Caro Direttore.
Mentre in alcuni paesi, soprattutto quelli occidentali, la popolazione diminuisce, in altri paesi come
quelli più poveri invece aumenta. Non possiamo certo permettere l’aborto (le donne non sono
oggetti, le creature umane sono un dono a qualsiasi età) in contrasto con la difesa della vita, ma
possiamo certo responsabilizzare le popolazioni.
In Italia la nascita di bambini diminuisce e sono d’accordo con il governo per incentivarle attraverso
aiuti concreti e con il Papa che è per la difesa per la vita perché purtroppo le famiglie sono in
diminuzione.
Ma perché è importante stabilizzare la popolazione umana?
La risposta è perché non vi sono abbastanza risorse per dare a tutti il necessario per una vita
normale, il pianeta è sovraccaricato e le necessità umane non si possono nascondere.
Mi ricordo che da piccolo la popolazione mondiale era di circa 5 miliardi di persone e anche meno,
oggi a quarantanni di distanza la popolazione è di 7 miliardi e mezzo di persone e i paesi con
maggior aumento sono l’Africa, l’Asia e l’America Centrale.
Al momento non vi sono neanche possibilità di colonizzare altri pianeti distanti anni luce e la
colonizzazione di Marte è solo un piccolo passo.
Mi affido a tutte le persone con un senso di libertà nel mondo ad affrontare il problema, soprattutto
a coloro che gestiscono i paesi più poveri, infatti queste popolazioni devono essere le più attente.
Più persone vi sono sul pianeta più risorse sono necessarie ma allo stesso tempo bisogna difendere
la vita umana.
Negli ultimi cinquant’anni vi è stato un progresso incredibile e veloce ma la rapidità di questo
fenomeno abbinato all’aumento demografico sta portando alla diminuzione delle risorse e
cambiamenti climatici (in futuro l’innalzamento del livello del mare) che mettono a dura prova gli
esseri viventi.
Divulghiamo a tutto il mondo di questo enorme problema.
Fatene parola.
Che Dio ci aiuti.
Ferro Antonino Maria

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

L’esperienza di fede alla prova del Covid

Caro direttore.

Siamo in un momento in cui la pandemia da coronavirus 19 sembra in discesa, e a me torna in mente qualcosa di accaduto lo scorso anno. Allorché una serie di persone che nella loro vita si erano trovate lontano da Dio e dalla Chiesa sentivano il bisogno di avvicinarsi. Riconoscendo con ciò l’importanza della Fede nell’equilibrio della vita e per le prospettive cui essa ci apre.

Qualcosa che non poteva non colpire i credenti abituali e gli stessi operatori pastorali, incoraggiati nella loro missione.

Comportamento che lascia intendere come all’interno delle persone resti sempre accesa una piccola fiamma che può ravvivarsi lungo strade misteriose che la Provvidenza predispone.

Il termine conversione non ha caso è presente nei testi sacri, sia nel vecchio che nel nuovo testamento, a significare un’esperienza radicale che quando capita è una benedizione.

Spero vogliamo essere in molti a divulgare questo messaggio di speranza, e per questo facciamone parola.

Antonino Maria FERRO

Tavagnacco.

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

Peccato inferire contro gli animali.

Caro Direttore.

In questo momento di sfide continue il mio pensiero va ad una parte degli esseri viventi che vivono sulla terra e cioè gli animali, in particolare a quelli che abitano nelle foreste, nelle savane e in altri luoghi dove da tempo sono vissuti indisturbati.

I cambiamenti climatici e l’inquinamento spingono queste creature a spostarsi continuamente alla ricerca di cibo e acqua.

Spesso nei documentari girati in zone in cui abitano, si vedono animali in difficoltà in pericolo di vita e non vi è nessun intervento umano che possa fare qualcosa per curarli, soprattutto quelli in via di estinzione di cui come affermo sempre sarebbe necessario un intervento in laboratorio per aumentarne la quantità. Quando un particolare animale si estingue e comunque è ridotto a pochi esemplari è importante prevenire facendo intervenire l’uomo.

E’ un peccato infierire contro gli animali, anche loro hanno il diritto di vivere e il loro grido di sofferenza giunge fino alle nostre orecchie, soprattutto a noi uomini che abitiamo lontano.

Guardare gli animali ci fa capire la grandezza di Dio come si racconta nella Bibbia nell’arca di Noè entrarono due a due di ogni specie questo ci faccia capire che gli animali non sono prede da estinguere in quanto Dio li ama.

Interveniamo a risanare e bonificare tutti i luoghi della terra, creando aree protette piene di acqua e vegetazione faremo una cosa gradita a Dio e a tutti gli esseri umani, evitiamo di avvelenare il suolo in quando distruggiamo esseri viventi importanti per l’alimentazione degli uomini, come le api.

Prendiamoci cura degli animali è importante.

Divulghiamo a tutti, non solo in Friuli ma in tutto il mondo di risparmiare e proteggere tutti gli esseri animali creando artificialmente boschi, laghi, fiumi e vegetazione.

Fatene parola.

Che Dio ci aiuti.

Antonino FERRO

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

18-04-2021

Caro Direttore,

in questo momento è importante anche pensare all’inquinamento del nostro pianeta Terra in particolare alla sua atmosfera. La quantità di anidride carbonica immessa dall’uomo nell’atmosfera è superiore  a quella che la stessa natura possa compensare, questo comporta dei cambiamenti climatici non indifferenti  in particolare lo scioglimento dei ghiacciai ai poli sulle montagne, l’aumento delle zone aride, la differenza di temperature durante le stagioni, di conseguenza la morte di forme viventi che si stanno estinguendo.

La popolazione umana sta aumentano notevolmente soprattutto nei paesi più poveri i popoli hanno bisogno i cibo, acqua, energia, i prodotti industriali è importante trovare soluzioni.

In particolare utilizzare nuove forme di energia per diminuire la diffusione di anidride carbonica.

L’inquinamento della atmosfera comporta dei danni all’agricoltura, agli edifici e non solo, anche le persone sono colpite ai polmoni dalla quantità di ossidi di diverso tipo con conseguenze tumorali, di cui i più esposti sono i bambini che sono i più fragili.

Ma cosa possiamo fare noi persone ospiti di questo pianeta?

Ebbene dobbiamo aumentare la trasformazione di anidride carbonica in ossigeno e questo può essere effettuato dall’industria vegetale come il processo di fotosintesi clorofilliana prodotta soltanto dalle piante, in particolare gli alberi.

Dobbiamo quindi aumentare la densità degli alberi per accelerare la trasformazione, spargiamo la voce dell’importanza dei boschi, delle foreste, delle piante marine dei giardini, dobbiamo quindi trasformare deserti, steppe, savane, praterie, monti e colline in meravigliosi boschi con laghi artificiali in particolare eseguendo una ricerca per capire quali piante possono vivere in quella zona del pianeta.

Le tecnologie esistono, in particolare i dissalatori per portare l’acqua salata dalle coste in acqua dolce da distribuire soprattutto nelle zone desertiche.

I terreni del deserto o altre zone citate prima dovranno essere preparati, in particolare frantumare le pietre per rendere possibili sulla superficie la formazioni di radici.

E’ già evidente che in futuro nasceranno nuove fonti energetiche non inquinanti e nuovi depuratori nel campo industriale. Procuriamo di aumentare le piantagione di alberi che compenserà l’aumento di anidride carbonica, fatene parola. Dio ci aiuti.

Antonino Ferro

Tavagnacco

I bambini e il coronavirus

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Caro Direttore,

vorrei ringraziare il Signore mio Dio, e pregarlo di proteggere da questo virus pandemico i bambini che costituiscono un bene prezioso.

Proteggili uno ad uno e tutti insieme, moltitudine felice, perché possano raccontare in futuro che loro ci sono stati e ne sono usciti grazie alle persone che li hanno amati.

Che i genitori li sappiano proteggere da qualsiasi pericolo legato a questo virus.

Che nessun bambino venga toccato in maniera negativa, dal punto di vista psicologico che possano riprendere presto a studiare e ritornare alle loro attività culturali e sportive.

I bambini sono la parte più fragile dell’umanità vanno quindi protetti grazie all’apporto di tutte le persone: insegnanti,  educatori, sacerdoti, sportivi …..

Signore che tutte le persone possano partecipare alla grande impresa educativa a vantaggio dei più piccoli, e questi possano continuare a mantenere la vita nel nostro pianeta e reagire a queste difficoltà che stiamo incontrando.

Ma soprattutto, Signore, che possano ritornare a giocare sia fra di loro sia con gli adulti, che continuino a essere la gioia di tutti e possano ritornare ad abbracciarsi.

Signore, aiutaci a non dimenticarci dei bambini, ad eseguire ed insegnare loro le regole per combattere questo virus con cui dobbiamo convivere, speriamo per breve tempo.

Aiutaci, Signore, a far sorridere i bambini e mantenere in loro il buon umore in qualsiasi posto essi si trovino.

Possano i bambini crescere nella Fede in Dio.

Coraggio bambini.

Ferro Antonino Maria  Pubblicato in Senza categoria

Lettera al Direttore della Vita Cattolica

Caro Direttore.

Le scrivo per dirle del grande passo avanti che l’umanità sta facendo nel campo spaziale. Siamo in un’era di grande conquiste spaziali e le continue esplorazioni lo dimostrano, tuttavia sono convinto che non siamo ancora entrati pienamente nell’era spaziale, le colonizzazioni del nostro sistema solare è l’obbiettivo dei prossimi decenni..

Sono convinto che entreremo pienamente nell’era spaziale solo quando riusciremo a viaggiare all’interno della nostra galassia e nell’intero universo, con tecnologie che attualmente non abbiamo e che dobbiamo cercare.

L’universo è immenso miliardi di galassie come la nostra piene di miliardi di stelle sono la realtà dettata dagli scienziati che studiano ed esplorano continuamente il creato.

Se facciamo una proporzione tra l’universo osservato e il nostro pianeta la Terra è un granellino di sabbia nell’intera Via Lattea e anche oltre.

Dio non avrebbe creato un universo così grande perché l’uomo non lo potesse conoscerlo pienamente viaggiando da un punto all’altro, continuiamo quindi a sperare che Dio ci aiuti a risolvere le problematiche che impediscono l’esplorazione di altri luoghi nello spazio.

L’uomo sarà protagonista di questo progetto ma dobbiamo accelerare i tempi perché l’universo è molto complesso inoltre la popolazione terrestre ha bisogno di continue risorse materiali ed energetiche e l’uomo ha sempre più esigenze che non si possono ignorare.

Principalmente cibo, alloggio, farmaci, trasporti e cultura.

Trovare altri pianeti che possono ospitare la vita terrestre non è facile; l’obbiettivo trapiantare ciò che si è creato sulla terra su altri pianeti che probabilmente hanno un clima favorevole ma sono assenti essere viventi di qualsiasi tipo.

Negli ultimi tempi sono stati scoperti vicino al nostro sistema solare altri pianeti di cui ancora non si conosce se possono ospitare vita.

Penso che Dio abbia scelto il nostro pianeta come fonte di vita per la colonizzazione di altri pianeti.

Lo spazio è immenso ed è caratterizzato da leggi fisiche uguali in qualsiasi posto dell’universo, ma quello che più probabile che Dio aiuterà l’uomo in questo importante passo, verso il futuro dell’umanità. Aiutiamo quindigli scienziati e le aziende che operano nella conoscenza e colonizzazione spaziale.

Antonino FERRO